Uno stimolo a guardare avanti con speranza

Bilancio dei Premi IN/Architettura per le Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna

 

Sonia Calzoni per il Giornale dell’Architettura

https://partnership.ilgiornaledellarchitettura.com/2019/07/03/uno-stimolo-a-guardare-avanti-con-speranza/

 

Confesso la mia iniziale resistenza nei confronti della volontà di In/Arch Nazionale di promuovere questa iniziativa su tutto il territorio in un periodo molto complicato a causa dell’emergenza sanitaria che ha coinvolto drammaticamente nei mesi di marzo e aprile 2020 principalmente proprio la regione Lombardia. Oggi il mio scetticismo si è trasformato in una presa di coscienza positiva e, nel proseguire un cammino, vorrei cercare d’imparare delle cose adattandomi alle nuove esigenze in un mondo che va cambiando. Anche se è difficile immaginare una direzione precisa occorre essere resilienti e flessibili, avendo una visione non solo ottimistica ma soprattutto carica di speranza. Citando dalla Peste di Camus: «Bisogna restare, accettare lo scandalo, cominciare a camminare nelle tenebre e tentare di fare il bene». Oggi la nostra iniziativa mi appare come un gesto coraggioso che porterà i suoi benefici. Tra i più ovvi, ma non scontati, quello di aver premiato opere e persone infondendo in loro nuova energia. Di questi tempi non è cosa da poco!

I risultati delle candidature al Premio In/Architettura 2020 per la Lombardia e l’Emilia-Romagna ci hanno reso più consapevoli sullo stato dell’architettura nelle nostre Regioni, al di là di qualsiasi personale e pur motivata impressione e analisi. Vivere e lavorare in un territorio sembra non essere più sufficiente per comprendere alcuni fenomeni e questo è quindi il primo risultato di un’indagine aperta a chiunque volesse candidarsi. Al nostro lavoro di promozione e di sollecitazione alla presentazione dei progetti è seguito quello di una giuria attenta e qualificata che ha voluto spesso porre particolare attenzione alla ricerca d’inusuali linguaggi e nuove sperimentazioni.

Tra i premiati numerosi giovani che hanno fatto di piccole opportunità progettuali l’occasione per esprimere con coerenza e talento il proprio punto di vista. Il loro coinvolgimento è certamente molto importante anche per il mandato del nostro Istituto. Il Premio alla carriera della Regione Lombardia a Umberto Riva, un architetto dal talento “indifeso” per così dire, vuole consacrare un maestro proponendone una vera e propria riscoperta. Riva, come già si vede, sarà destinato ad influenzare una generazione futura. Il Premio alla carriera della Regione Emilia-Romagna ad Aurelio Cortesi sottolinea la grazia con cui ha svolto il suo lavoro di architetto soprattutto nella città di Parma. Egli ha lasciato, oltre ai segni notevoli dell’iniziale razionalismo umanistico, anche le prove di un’architettura svolta in continuità con il tradizionale contesto emiliano. Infine, il Premio Bruno Zevi alla Fondazione Prada presieduta da Miuccia Prada, è un riconoscimento alle attività che essa svolge nell’approfondire le relazioni tra arte contemporanea e architettura. Un impegno che viene testimoniato anche dalla realizzazione del nuovo complesso di edifici museali situati a Milano con il progetto di OMA.

I risultati ottenuti, le possibilità di confronto, i dibattiti interregionali e nazionali che seguiranno saranno di grande importanza per una riflessione complessiva e corale, auspicando sia di poter definire i futuri impegni per il nostro Istituto, sia di meglio comprendere le imprevedibili sfide che ci pone un cambiamento radicale che può mettere in discussione il nostro modo di vivere.